Disclaimer: Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante.
La scoliosi è una patologia della colonna vertebrale che comporta una curvatura anomala della colonna stessa, generalmente laterale, che può influenzare la postura e causare complicazioni respiratorie e di mobilità. Sebbene spesso venga diagnosticata durante l’adolescenza, la scoliosi può evolversi, provocando deformità irreversibili se non trattata tempestivamente. La diagnosi precoce è fondamentale, ma altrettanto importante è capire quale ruolo possa giocare lo sport nel trattamento e nella gestione della scoliosi.
La scoliosi è una condizione che si manifesta con una deviazione laterale della colonna vertebrale, che può assumere forme differenti. La forma idiopatica è la più comune e colpisce principalmente i bambini e gli adolescenti. La causa della scoliosi idiopatica non è ancora del tutto chiara, ma gli esperti ritengono che fattori genetici e ambientali contribuiscano alla sua comparsa. Un fattore importante è la differenza di sviluppo muscolare tra i sessi, che porta le femmine a essere maggiormente colpite, anche se la malattia può manifestarsi in entrambi i sessi.
Nei casi più gravi, la scoliosi può comprimere gli organi interni, in particolare i polmoni, a causa della riduzione dello spazio nella gabbia toracica. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la scoliosi è lieve e non provoca sintomi significativi, sebbene debba essere monitorata costantemente durante la crescita del paziente.
Molti genitori e pazienti si chiedono se praticare sport possa migliorare o peggiorare la scoliosi. La risposta non è semplice e dipende dal tipo di sport praticato e dalla gravità della scoliosi. In generale, gli sport che favoriscono la mobilità e la flessibilità, come la danza, la ginnastica artistica e il nuoto, sono controindicati per chi soffre di scoliosi. Questo perché, se praticati in modo intensivo, possono aggravare la deformazione della colonna vertebrale, esponendo il corpo a movimenti che potrebbero deformare ulteriormente la colonna e le articolazioni, soprattutto nella fase di sviluppo.
Ad esempio, il nuoto, a lungo considerato un “rimedio” contro la scoliosi, è stato recentemente smentito come trattamento efficace. Sebbene sembri un’attività delicata, le forze generate dalla respirazione forzata e dalla pressione esterna dell’acqua sul torace possono infatti favorire la rotazione deformante della colonna nei pazienti con scoliosi grave. La scoliosi provoca già una deformazione della gabbia toracica, che si accentua ulteriormente con l’azione del nuoto, aumentando la compressione sulla parte deformata della colonna vertebrale.
Invece di evitare del tutto l’attività fisica, è fondamentale scegliere sport che non richiedano eccessiva flessibilità o mobilità della colonna vertebrale. Gli sport in carico come la corsa o il cammino sono molto più benefici per chi ha la scoliosi. Questi sport, infatti, non mobilitano eccessivamente la colonna e permettono di mantenere un carico bilanciato su tutta la struttura scheletrica. Inoltre, aiutano a rinforzare i muscoli della schiena e migliorano la postura, riducendo l’affaticamento muscolare e prevenendo l’aggravamento della curvatura.
Anche gli sport asimmetrici, come il tennis o la scherma, sono considerati abbastanza neutri per la scoliosi. Sebbene possano sollecitare maggiormente da un lato del corpo, non provocano la stessa pressione sulla colonna vertebrale che invece può verificarsi negli sport di flessibilità.
Indipendentemente dal tipo di sport praticato, la ginnastica correttiva è l’approccio terapeutico più efficace per gestire la scoliosi. Con esercizi specifici e mirati, è possibile rinforzare i muscoli della schiena, migliorare la postura e prevenire l’aggravarsi della curva. L’educazione posturale è fondamentale, poiché insegna al paziente a mantenere la colonna vertebrale allineata correttamente nelle attività quotidiane.
Inoltre, i corsetti ortopedici possono essere utilizzati per fermare l’evoluzione della scoliosi, specialmente in pazienti adolescenti con scoliosi in fase di sviluppo. Tuttavia, la chiave del successo sta nella tempestività della diagnosi e nell’impegno del paziente a seguire un programma di riabilitazione fisica, inclusa la ginnastica posturale e il monitoraggio costante.
Se sospetti di avere la scoliosi o noti segnali nella tua postura o in quella dei tuoi figli, è fondamentale consultare un specialista ortopedico per un esame approfondito e per definire insieme il percorso di trattamento più adatto. La prevenzione, l’educazione posturale e l’attività fisica appropriata sono gli strumenti principali per affrontare la scoliosi in modo efficace e duraturo.