Salute e sicurezza sul lavoro 2025: le novità per PMI e micro‑imprese

Disclaimer: Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante.

Dal 12 gennaio 2025 è entrato in vigore un pacchetto di novità che riscrive parte del D.Lgs 81/2008 e, pochi mesi dopo, la Conferenza Stato‑Regioni ha approvato il nuovo Accordo unico sulla formazione. Per le piccole imprese significa dover rivedere tempi, procedure e figure di riferimento della prevenzione.

Che cosa significano RLS e RLST?

  • RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) – È un lavoratore eletto o designato all’interno dell’azienda che rappresenta i colleghi in materia di salute e sicurezza. Deve frequentare 32 ore di formazione iniziale, aggiornarsi periodicamente e partecipa alla valutazione dei rischi, ai sopralluoghi e alle riunioni annuali con il datore di lavoro.
  • RLST (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale) – Svolge lo stesso ruolo di tutela dall’esterno dell’impresa (tramite un ente bilaterale di categoria) e interviene quando l’azienda – di norma con fino a 15 dipendenti – non ha eletto un RLS interno.
  • Servizio RLST – È il pacchetto di assistenza continuativa che consente all’impresa di “abbonarsi” a un RLST territoriale. L’ente (es. ADA srl) cura la formazione, i sopralluoghi annuali, i verbali e tutta la reportistica, a fronte di un contributo per dipendente.

In pratica: se una micro‑impresa non elegge (o non riesce a eleggere) un RLS, la legge impone comunque di garantire la rappresentanza dei lavoratori. Il modo più semplice e rapido è attivare un servizio RLST riconosciuto che assicura conformità immediata senza dover formare un delegato interno.

Dal 12 gennaio 2025 è inoltre entrato in vigore un pacchetto di modifiche al D.Lgs 81/2008; pochi mesi dopo la Conferenza Stato‑Regioni ha varato l’Accordo unico sulla formazione. Questa guida mostra quali obblighi cambiano, quali rimangono e come mettersi in regola con il minimo impatto organizzativo.

 

In questa guida vediamo quali obblighi cambiano, quali rimangono e come mettersi in regola in modo snello—ad esempio ricorrendo a un servizio RLST riconosciuto che evita di eleggere un RLS interno.

Le tre riforme chiave del 2025

Novità Cosa prevede Decorrenza per le aziende Impatto su PMI & micro‑imprese
Legge 203/2024 (Collegato lavoro) – Visita di rientro obbligatoria solo oltre 60 giorni e se il medico lo ritiene necessario- Smart working: comunicazioni in 5 giorni 12 gennaio 2025 Alleggerisce la sorveglianza sanitaria e stabilisce scadenze certe per il lavoro agile
Accordo Stato‑Regioni formazione Corso obbligatorio di 16 ore per il datore di lavoro; accorpamento dei vecchi Accordi; verifica finale di apprendimento in vigore dopo pubblicazione GU (max 24 mesi per completare i corsi) Nuovo impegno formativo anche per titolari di micro‑aziende
Accordo interconfederale RLST RLST operativi in 6 macro‑settori; contributo unico 30 € a lavoratore, formazione minima 64 h 28 gennaio 2025 Offre una figura esterna di riferimento dove non è eletto l’RLS

Cosa fare subito per non incorrere in sanzioni

  1. Aggiornare il DVR con le modifiche sulla sorveglianza sanitaria e l’uso di locali interrati.
  2. Iscrivere il datore di lavoro (o il delegato) al nuovo corso da 16 ore: molte Regioni hanno già calendari provvisori.
  3. Verificare se il vostro RLS è ancora in carica. In assenza, le imprese fino a 15 dipendenti possono:
    • eleggere un RLS interno (32 h di formazione + aggiornamenti)
    • oppure affidarsi a un servizio RLST riconosciuto che invia un rappresentante territoriale formato e abilitato a effettuare sopralluoghi e segnalare criticità.
      ➡️ Scopri di più sul servizio RLST riconosciuto, attivabile in 24 ore con tariffa annuale proporzionale al numero di addetti.

Focus PMI: i cinque cambi di rotta da conoscere

  • Smart working: le comunicazioni obbligatorie (avvio, proroga, cessazione) devono partire entro 5 giorni; la mancata comunicazione è sanzionata da 100 € a 500 € per lavoratore.
  • Sorveglianza sanitaria “snella”: la visita di rientro non è più automatica sotto i 60 giorni di assenza, ma resta a discrezione del medico competente.
  • Formazione del titolare: il nuovo Accordo impone un modulo unico di 16 h diviso in rischi generali (8 h) e specifici (8 h) con test finale, replicabile in e‑learning solo per la parte generale.
  • RLST obbligatorio di fatto: se l’azienda non elegge un RLS, l’ente bilaterale territoriale può imporre il contributo per il RLST; senza versamento non si è in regola e scattano multe da 500 € a 1.800 €.
  • Contributo RLST unificato: 30 € a dipendente, fisso fino al 2027; la ricevuta è deducibile ai fini fiscali.

Lo sapevi che…

Secondo i dati INAIL, oltre il 92 % degli infortuni gravi nelle micro‑aziende riguarda attività senza un RLS/RLST attivo. Avere un rappresentante esterno riduce del 23 % il rischio di sanzioni e del 17 % la frequenza di infortuni registrati (media 2019‑2023).

 

Checklist pratica (scaricabile)

  1. Aggiorna DVR entro 30 giorni.
  2. Prenota corso 16 h DL (prima sessione utile).
  3. Registra o eleggi RLS / attiva RLST.
  4. Verifica idoneità medica con nuovo protocollo sorveglianza.
  5. Allinea procedure smart working alle nuove tempistiche.

 

Conclusioni

Il 2025 segna un cambio di passo: da un lato il legislatore semplifica (meno visite mediche superflue), dall’altro innalza gli standard formativi dei datori di lavoro. Per PMI e micro‑imprese la strada più rapida alla conformità resta quella di delegare la rappresentanza ai RLST: un investimento minimo che evita sanzioni e assicura assistenza tecnica continuativa.

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